Le opere di Rolando Monti

i disegni

Un giorno Oppo, allora segretario della Quadriennale d’Arte di Roma, vide i disegni di Monti e li trovò belli. Rappresentavano nudi e figure, per la maggior parte eseguiti a penna con inchiostro seppia: alcuni, vagamente scolastici, mal celavano gli amori per i maestri antichi. Densi, ricchi di invenzioni formali – alla plastica era volta la maggior cura espressiva – suggerivano un leggero senso di stupore metafisico. Insomma quei disegni avevano un carattere inconfondibile, tanto che vari colleghi a Firenze, quando Monti frequentava quella Accademia, ne imitavano i suggestivi modi grafici.

Emanuele Cavalli, 1950

Nudo femminile, 1927

Nudo femminile, 1927

Felice Carena, 1928

Nudo femminile, 1930

Paesaggio di via Sette Sale, 1931

La partita a ping pong, 1931

Ezra Pound, 1932

L’albero della cuccagna, 1932