Il colore è in lui poesia delle cose; e oggi l’arte riapprende questa vecchia gloriosa strada, da cui s’era allontanata e a cui deve tornare se non vuole disseccarsi e perire nel vuoto del puro esercizio formale. Rolando Monti sa far cantare il colore; ma il suo canto è profondamente, intimamente umano: voce imperitura dell’uomo che non ritorna dentro la natura esasperandola e deformandola, ma che a lei si accompagna con amore.
Fiori di carta, 1952
Nascita di Venere, 1953
Caffè Rapallo, 1954
Il tappeto, 1938
Composizione, 1957
Composizione, 1959
Composizione, 1959
Composizione, 1959